Mi trovavo l’altro giorno a discutere con altri colleghi della nostra professione e di come talvolta ci sia una certa reticenza a prendere un primo appuntamento con noi, come se fosse più faticoso che scarpinare in montagna. Spesso, dinanzi ad un problema, le persone preferiscono aspettare passivamente, sperando che col tempo passi tutto, ma sappiamo bene che spesso non è così. Purtroppo è diventata quasi un’abitudine rimandare, evitare. Cosa li frena? A volte la  vergogna, a volte un senso di fallimento, di impotenza, a volte insicurezza, qualche volta non credere nell’efficacia dell’intervento, anche se non si è mai provato. E si cade nella trappola del vittimismo, nell’inutilità, nella critica, nella svalutazione di chi potrebbe incontrare. Sicuramente più “comodo” che affrontare il problema. Ma chi ci rimette? Chi starà sempre peggio?

Come aiutare queste persone in questi frangenti? La mia personale esperienza suggerisce di rivolgersi senza esitazioni ad un professionista del settore: che sia counselor, psicologo od altro specialista a seconda dei casi. Tutti attraversiamo periodi di crisi, ed in particolare nell’epoca che stiamo vivendo. L’importante è che si faccia e senza attendere troppo, perché quando nasce il problema od il malessere potrebbe bastare anche solo un incontro per far luce dentro di sé, se invece si attende troppo  non solo si starà male più a lungo, ma anche gli incontri dovranno essere di numero maggiore. Per quanto mi riguarda, ho scelto questa professione perché anch’io ho attraversato momenti problematici nella mia vita, ed ho provato su di me gli effetti del counseling e delle altre discipline che applico. Ho provato su di me cosa significhi parlare con un esperto, che ti ascolta senza giudicare, che ti accoglie, che ti comprende, che ti aiuta a reperire le tue risorse, anche quando pensavi di non averle. E continuo a farlo, sia per me stessa perché non si smette mai di crescere, sia per il mio lavoro, perché per dare il massimo ai miei clienti devo essere in perfetto “equilibrio”.Il counseling  si occupa di benessere, di risoluzione di problemi, di miglioramento delle competenze professionali e personali, di creatività, e tanto altro;  ci confrontiamo con difficoltà, paure, dolori e momenti di crisiCompito del counselor è quello di aiutare la persona a sviluppare maggiore consapevolezza di sé,  facendo forza ed incrementando le sue abilità. ll counselor, non è un giudice, ma una persona che ci è passata prima di voi, che per formarsi (perciò si chiama formazione esperenziale) deve passarci più e più volte, e aggiornarsi, infatti chi fa questo lavoro è tenuto ad un costante lavoro su di se, e devo dirvi che è appassionante! Posso solo suggerirvi di intraprendere il viaggio dentro di voi, perché è la cosa più affascinante che potrà succedervi!Potreste trovare dentro di voi una persona che ancora non conoscete, bellissima, forte, piena di energia, risorse, potenzialità e tanto altro. Accetterete anche i lati di voi che vi piacciono di meno, ma sono vostri e riuscirete a gestirli; scoprirete che siete perfetti così come siete! E che improvvisamente  avete tanto da fare, da scoprire, da costruire.

Per quanto mi riguarda, tutta la mia vita è cambiata, in meglio! Probabilmente non è stato un caso intraprendere questo percorso.

E allora cosa aspettate a prendere il primo appuntamento?

Quali altre scuse vi state raccontando?

Facciamo spazio al nuovo! 

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