Negli ultimi anni mi sono occupata di motivazione e miglioramento delle potenzialità umane.
Vi sarete sicuramente accorti di quante volte ci siamo trovati vicino a persone che istintivamente non ci facevano star bene. Persone alle quali non andava mai bene nulla, persone “criticone”, abili a vedere il bicchiere mezzo vuoto? Persone sempre pronte ad enfatizzare le negatività? Persone così abili, che dopo un pò di tempo in loro compagnia riuscivano a farci sentire incapaci, nervosi, insicuri?
Bene, ora questi soggetti hanno un nome e vengono definiti “demotivanti”.
La persona demotivante è una persona “psicologicamente sconfitta”, che non è più in possesso dell’originaria energia vitale disponibile alla nascita in ogni essere umano.
Non riesce più ad avere relazioni propositive e costruttive con le altre persone ed in questo modo diffonde sfiducia in chi la circonda. La persona demotivante ci fa notare soltanto le cose che non vanno, evidenzia gli ostacoli anche quando non ci sono, generalizza al negativo e si relaziona con gli altri in modo diffidente.
Questa persona non è nata così, lo è diventata per reazione ad esperienze negative, fallimenti, insuccessi, cui la vita ci pone, oppure ha avuto un modello familiare estremamente convincente.
E’ fondamentale riconoscerla per cercare di arginarne gli effetti. E’ in grado infatti di creare situazioni così devastanti, da essere spesso causa di fallimenti matrimoniali, di fallimenti aziendali e di rapporti relazionali.
In azienda è la persona che non permette la crescita, quella che mina la fiducia ed il buon umore dell’imprenditore generando una moltitudine di problemi da risolvere.
E’ la persona che ci porta problemi e non soluzioni, è la persona che ha il potere di gestirti e tu ne sei inconsapevole.
Sicuramente anche voi sarete entrati in contatto con persone demotivanti e la cosa vi avrà creato qualche problema, perché non è semplice rapportarsi con loro.
Per fortuna esistono ora dei metodi per gestire la relazione che avete con la persona che vi demotiva.
